Serviva una vittoria agli Angels per interrompere una serie di sconfitte che, fosse rimasta aperta arrivando a quota 3, avrebbe potuto compromettere l'obiettivo playoff. E vittoria è stata per i ragazzi di coach Tassinari, che nell'arco del match casalingo contro i Raggisolaris sembrano rivivere il proprio momento di stagione, segnato da alti e bassi. La partenza degli Angels è terrificante, ed i primi 2 quarti sono nettamente di marca manfreda. Poi però, succede qualcosa. La tripla da distanza proibitiva di Luca Bedetti, sulla sirena lunga, vale solo il -8 per il punteggio, ma molto di più per il morale dei clementini. Un avvio di metamorfosi, che prende forma, e forse non a caso, nello spogliatoio, e si concretizza sul parquet in un terzo quarto che lascia sulle gambe un'irriconoscibile Faenza. E', di fatto, una vittoria di carattere, che vale tanto per la classifica, e ancora di più per il morale di una squadra che da qui deve ripartire, facendo affidamento su quello che più la contraddistingue da inizio stagione: il gruppo. Solo così coach "Tasso" potrà dimostrare di essere più forte della sfortuna, che continua a privarlo di giocatori fondamentali, e distrazioni di mercato. A tal proposito voci di corridoio continuano ad accostare Pesaresi a Forlì. In casa Unieuro si smentisce categoricamente, rimandando ogni decisione all'esito dell'imminente visita di Vico, che svelerà i tempi di recupero dall'infortunio patito in casa contro Bottegone. Pesaresi, intanto, non brilla, tirando dal campo con un poco incoraggiante 1 su 6, in poco meno di 20 minuti di gara.
Vittoria sudatissima poi per i Crabs, che vincono la quinta delle ultime 6 e mettono nel mirino San Miniato, primo ostacolo da superare per arrivare ad un ottavo posto che a fine girone di andata sembrava pura utopia. Dietro all'esiguo scarto, rappresentato dal 72-76 con il quale Rimini espugna il PalaCarrara sponda Bottegone, si nasconde un'ottima prova di squadra, che vede ben 4 giocatori in doppia cifra, e Panzini smazzare la bellezza di 7 assist a contorno dei 17 punti personali. Non fosse per la reazione d'orgoglio di un Bottegone mai domo, il risultato sarebbe stato ben più ampio, ma nel girone di ritorno, quando ogni punto vale oro, è difficile trovare squadre che mollino prima della sirena finale.
Ne sa qualcosa l'Unieuro di Gigi Garelli, che ad Oleggio muove i primi passi senza Vico, letteralmente trascinata da Pignatti e Pederzini, nell'attesa che le rotazioni sugli esterni si assestino trovando nuovi equilibri. Non semplice. E la dimostrazione è venuta proprio da quella Oleggio che sì, non sarà certamente quella massacrata all'andata al Palafiera, ma non sono nemmeno gli Orlando pur chiamandosi Magic. Ennesima dimostrazione di come certi scarti visti all'andata, difficilmente saranno riproposti al ritorno. Come Cento, che all'andata, prima di ospitare Forlì, perse a Valsesia di 5, e domenica scorsa ha perso, in casa, solo di 1. Battute a parte, la sconfitta della Benedetto XIV di domenica scorsa, metterà senza dubbio sul pullman, destinazione Forlì, una squadra arrabbiata e supermotivata, con la voglia di vendicare la sconfitta dell'andata e cancellare quella bruciante di domenica. Peccato che il calendario releghi Forlì-Cento ad un indegno mercoledì feriale, ma non abbiamo dubbi sull'atmosfera che si respirerà al Palafiera, in occasione dell'ultimo vero test playoff...a 8 gare dal termine della regular season.
Il commento
Uniero e Crabs, vittorie sudate
Serviva una vittoria agli Angels per interrompere una serie di sconfitte che, fosse rimasta aperta arrivando a quota 3, avrebbe potuto compromettere l'obiettivo playoff. E vittoria è stata per i ragazzi di coach Tassinari, che nell'arco del match casalingo contro i Raggisolaris sembrano rivivere il proprio momento di stagione, segnato da alti e bassi. La partenza degli Angels è terrificante, ed i primi 2 quarti sono nettamente di marca manfreda. Poi però, succede qualcosa. La tripla da distanza proibitiva di Luca Bedetti, sulla sirena lunga, vale solo il -8 per il punteggio, ma molto di più per il morale dei clementini. Un avvio di metamorfosi, che prende forma, e forse non a caso, nello spogliatoio, e si concretizza sul parquet in un terzo quarto che lascia sulle gambe un'irriconoscibile Faenza. E', di fatto, una vittoria di carattere, che vale tanto per la classifica, e ancora di più per il morale di una squadra che da qui deve ripartire, facendo affidamento su quello che più la contraddistingue da inizio stagione: il gruppo. Solo così coach "Tasso" potrà dimostrare di essere più forte della sfortuna, che continua a privarlo di giocatori fondamentali, e distrazioni di mercato. A tal proposito voci di corridoio continuano ad accostare Pesaresi a Forlì. In casa Unieuro si smentisce categoricamente, rimandando ogni decisione all'esito dell'imminente visita di Vico, che svelerà i tempi di recupero dall'infortunio patito in casa contro Bottegone. Pesaresi, intanto, non brilla, tirando dal campo con un poco incoraggiante 1 su 6, in poco meno di 20 minuti di gara.
Vittoria sudatissima poi per i Crabs, che vincono la quinta delle ultime 6 e mettono nel mirino San Miniato, primo ostacolo da superare per arrivare ad un ottavo posto che a fine girone di andata sembrava pura utopia. Dietro all'esiguo scarto, rappresentato dal 72-76 con il quale Rimini espugna il PalaCarrara sponda Bottegone, si nasconde un'ottima prova di squadra, che vede ben 4 giocatori in doppia cifra, e Panzini smazzare la bellezza di 7 assist a contorno dei 17 punti personali. Non fosse per la reazione d'orgoglio di un Bottegone mai domo, il risultato sarebbe stato ben più ampio, ma nel girone di ritorno, quando ogni punto vale oro, è difficile trovare squadre che mollino prima della sirena finale.
Ne sa qualcosa l'Unieuro di Gigi Garelli, che ad Oleggio muove i primi passi senza Vico, letteralmente trascinata da Pignatti e Pederzini, nell'attesa che le rotazioni sugli esterni si assestino trovando nuovi equilibri. Non semplice. E la dimostrazione è venuta proprio da quella Oleggio che sì, non sarà certamente quella massacrata all'andata al Palafiera, ma non sono nemmeno gli Orlando pur chiamandosi Magic. Ennesima dimostrazione di come certi scarti visti all'andata, difficilmente saranno riproposti al ritorno. Come Cento, che all'andata, prima di ospitare Forlì, perse a Valsesia di 5, e domenica scorsa ha perso, in casa, solo di 1. Battute a parte, la sconfitta della Benedetto XIV di domenica scorsa, metterà senza dubbio sul pullman, destinazione Forlì, una squadra arrabbiata e supermotivata, con la voglia di vendicare la sconfitta dell'andata e cancellare quella bruciante di domenica. Peccato che il calendario releghi Forlì-Cento ad un indegno mercoledì feriale, ma non abbiamo dubbi sull'atmosfera che si respirerà al Palafiera, in occasione dell'ultimo vero test playoff...a 8 gare dal termine della regular season.
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A cura di
Massimo Framboas
massimoframboas@forlibasket.it
Articolo pubblicato
Lunedì 15 febbraio 2016 00:40
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