Tyler Cain non ha fretta di cambiare lo status quo. La sua vita negli ultimi sei anni come giocatore di basket professionista in Europa è stata magica. E dentro questa magia c’era la vista che lui e la moglie Kayla hanno condiviso nell’ultima stagione. Dal loro appartamento di Pau, Francia. Perché ogni mattina, appena svegli, si precipitavano dal letto al balcone per ammirare la maestosità dei Pirenei. Niente male.
"Pau si trova nel sud della Francia", dice il 27enne Cain, ex star di Rochester John Marshall e University of South Dakota. "La vista, quando si esce sul balcone, non si può battere. Non avevo mai vissuto in montagna prima". C'è molto nella storia di Cain che non si può battere. Come avere talmente tanta passione da riuscire a fare del basket la propria vita. Per ora Cain ha trascorso tre anni in Lettonia, uno in Italia e due in Francia. E lungo la strada, ha cercato di salire la scala di basket. Lo scorso anno lo ha passato nel campionato più importante della sua carriera, la Pro A francese, che Cain considera tra i primi cinque campionati di pallacanestro in tutta Europa. Tra i giocatori contro cui ha combattuto, c’erano Sean May e Kyle McAlarney, rispettivamente ex stelle di University of North Carolina e di Notre Dame. "E 'un ottimo campionato", dice Cain. "Le squadre sono competitive in tutto. Un sacco di ragazzi che hanno giocato nella NBA, finiscono qui."
In termini di proprio utilizzo, Cain non è totalmente soddisfatto della sua stagione. Per la prima volta nella sua carriera professionale, non è stato il “go to guy”, l’uomo di riferimento, ma un meccanismo in un motore più complesso. Tanto da giocare solo 20 minuti a partita. In cui però Cain è riuscito a mettere insieme nove punti e otto rimbalzi di media. "Ho avuto un ruolo minore dello scorso anno, non ero né la prima né la seconda opzione," dice Cain. "Ma la mia produzione era comunque buona per i minuti che ho giocato. Questo è il modo in cui l'allenatore ha voluto gestirmi. Non mi posso lamentare. Io ho voluto fare tutto ciò che era meglio per la squadra."
Tuttavia, vuole anche fare ciò che è meglio per se stesso e la sua carriera. Così Cain ha recentemente firmato un contratto per giocare con JDA Dijon, sempre nella Pro A francese. Digione, una città di 150.000 abitanti, è a 2 ore e mezza a sud est di Parigi. Cain è convinto che gli sia stata offerta una grande opportunità. "Ero alla ricerca di una situazione che non fosse solo un bene per la stagione a venire, ma qualcosa che potesse far svoltare la mia carriera"
Cain sta facendo di tutto per continuare a migliorare. Appena finita la scorsa stagione a Pau, è tornato a casa a Rochester, e da subito ha seguito la propria “ruotine”: due ore ogni mattina in sala pesi, poi altri due in palestra ogni pomeriggio ad allenare i fondamentali. Tutti i giorni, senza mai saltarne uno. "Giocare tra i pro è sempre difficile, e io non devo smettere mai di migliorare" dice Cain "Il basket è la mia vita: voglio continuare a giocare finché posso, finché qualcuno mi darà un'opportunità."