Al Ristorante Al Duomo, all'orario non esattamente 'gioralistico' delle 20:00 di un venerdi sera, va in scena la presentazione dei due stranieri che completano, a poche ore dal via della A2 Gold 2014/15, il roster di Finelli. Coi due neo-acquisti evidentemente spaesati e ancora alla ricerca di un minimo di ambientamento, l'attenzione si sposta sovente sui patron, la coppia Boccio/Chirisi, presente e orgogliosa di cominciare. La presidentessa nativa di Cracovia si dice soddisfatta della squadra costruita e ringrazia per il lavoro svolto il direttore tecnico Frattin. Massimiliano Boccio rassicura tutti circa il fatto che martedì prossimo sarà risolta anche la questione Antonutti (che scende a Barcellona ma non giocherà; l'ala reggiana è in sala ma resta defilata) che per 2 anni sarà un giocatore della FulgorLibertas.
Di fatto pare tutto ok anche per il Palafiera, al termine di una trattativa rallentata dalla "due giorni romana" per le note questioni materane: sull'accordo tra la società biancorossa e l'Ente Fiera vige la momento un patto di ‘non divulgazione’ per cui si soprassiede sui particolari. Si intuisce solo che da martedì la squadra ci si dovrebbe allenare (auguriamocelo, visto che la domenica successiva su quel campo si dovrà anche giocare!).
Su questo ed altri punti Boccio come di consueto non trattiene la verve ed esclama che se fosse stato per "alcuni personaggi che hanno gravitato attorno a varie questioni societarie avrei fatto prima a prender sù e tornare a Bologna. Però ho sentito forte la vicinanza della tifoseria ed ero certo, da esperto di finanza, che trattandosi di inanellare questioni di ‘matematica’ alla fine avremmo raggiunto l’obiettivo di partire".
Lino Frattin non si è voluto sbilanciare sul valore assoluto della squadra e del posizionamento nel ranking della A2 Gold: "Molto dipenderà dall’amalgama che si potrà raggiungere in tempi che non si possono prestabilire oltrechè dai reali valori delle contendenti che si andranno via via scoprendo". Sui giocatori sul piedistallo, di Zizic c’è poco da raccontare visto che il suo palmares parla da solo: semmai c’è da chiedersi come sia finito a Forlì. A precisa domanda il giocatore risponde: "Merito di Becirovic (compagno di squadra al Panatinaikos, nota di FB) che mi ha parlato bene della squadra e del progetto". Tutto da scoprire sarà Ty Abbot ("Sono un gran lavoratore, l'impatto con l’ambiente è stato positivo"), che trapela possa essere un "team player" ideale per una squadra che ha già su un buon numero di terminali offensivi. Fisicamente prestante e dal sorriso simpatico, alla domanda su come è fuori dal campo rimane abbastanza stupito definendosi ‘"tranquillo, normale’. A pelle l’impressione è quella di persona effettivamente come dice di essere, uno che - per dire - nel corso delle sue prime 48 ore italiane pubblica sul suo profilo facebook l'obelisco di Piazzale della Vittoria ed uno spaghetto allo scoglio. Presto scoprirà, come ricordatogli dai presenti, che le "tentazioni" forlivesi non riguardano solo la buona cucina…